Il percorso Il reato, la pena e il carcere spiegato ai ragazzi mira a sensibilizzare gli studenti sull’importanza della giustizia ripartiva e della funzione rieducativa della pena, attraverso approfondimenti tematici e testimonianze dirette.
Lo storytelling è una pratica ormai consolidata e considerata efficace perché una storia è più facile da capire e ricordare […]
La forza innovativa dell’area dell’esecuzione penale esterna chiama in causa l’adesione sociale e la partecipazione della comunità e delle sue risorse, tanto in termini di condivisione di obiettivi e responsabilità, tanto in termini di collaborazione al loro raggiungimento.
Gli incontri di mindfulness hanno l'obiettivo di accompagnare i detenuti nello sviluppo della consapevolezza come strumento fondamentale per il rispetto e la cura di sé e degli altri. Durante il percorso i detenuti imparano ad entrare in contatto con le proprie esperienze interiori, ad accogliere le situazioni stressanti e dolorose, a coltivare gentilezza, compassione e apertura.
Realizzazione di incontri di sensibilizzazione rivolti agli studenti delle scuole medie, superiori e centri di FP sui nuovi paradigmi di […]
Gli incontri, singoli e di gruppo, si ispirano alle migliori pratiche nazionali ed europee di prevenzione e contrasto agli estremismi violenti, usando, inoltre, materiale proveniente dalla RAN. Il percorso intende lavorare con soggetti coinvolti in vari tipi di estremismo violento (es. neonazismo, islamismo, hater-gang, anarco-insurrezionalista).
L’attività del gruppo tematico intende affrontare un’area specifica di agiti illegali –ad es. gli stili di consumo di alcool e di sostanze stupefacenti e i reati connessi; i comportamenti il leciti e la deontologia in campo professionale / finanziario; i conflitti e i reati famigliari; i reati contro la persona o il patrimonio. -con una valenza rielaborativa e rieducativa.. Essa assume anche una valenza di tipo preventivo rispetto alla reiterazione di condotte devianti, che spesso avviene laddove il reato e le sue conseguenze sono minimizzati dal reo.
L’approccio è contrassegnato dal dispiego di una modalità relazionale improntata all’ascolto empatico, avalutativo: questo atteggiamento è ciò che consente ai […]
L’obiettivo del percorso è quello di favorire una riflessione critica rispetto ai reati commessi, sostenendo i rei nel ricollocarsi attraverso una maggiore consapevolezza ed equilibrio.
L'attività prevede degli incontri di “gruppi di apprendimento” nei quali persone accomunate da una specifica condizione, tipologia di reato e la spinta/motivazione, ricevono stimoli mirati a promuovere una riflessione critica circa le proprie condotte, le motivazioni personali, le influenze socio culturali e l’acquisizione di una serie di conoscenze e competenze utili a orientarsi nel proprio percorso esistenziale.
L’attività consiste in un ciclo di incontri ad hoc per favorire la rielaborazione delle proprie relazioni affettive e famigliari.
Il percorso prevede dunque l’analisi della situazione, la conoscenza delle dinamiche del reato, la valutazione delle motivazioni del reo e soprattutto la valutazione della ricaduta della lettera di scuse sulla vittima.
L’Arteterapia si avvale in maniera privilegiata di modalità non verbali per costruire una relazione che consenta il recupero del nucleo creativo dell’individuo e permetta di affrontare momenti di difficoltà o passaggi importanti della propria vita, disarmonie, blocchi e situazioni di disagio.
I percorsi di supporto psicologico possono essere di grande aiuto in situazioni di conflitti psicologici interni o problemi relazionali intra ed etero familiari. L’attività sarà svolta secondo l’orientamento sistemico relazionale, attento all’individuo ed al suo ambiente di vita.
L’attività prevede l’inserimento dei beneficiari come volontari in alcuni progetti della cooperativa; al beneficiario inserito viene fornito un supporto di assistenza e monitoraggio continuativo dell’esperienza, con la disponibilità a fornire consulenze educative e di facilitazioni all’inserimento.
Gruppi: abilità sociali, gruppi di supporto alle vittime, gruppi di stabilizzazione.
Nelle tipologie di reato in cui raramente vi è una vittima la pericolosità potenziale delle condotte per la comunità territoriale genera comunque la necessità di un lavoro di rielaborazione del reato. In tali casi difficilmente si può giungere ad un percorso di mediazione penale: l’attività di gruppo assume quindi una valenza di tipo preventivo rispetto alla reiterazione di condotte devianti, che spesso avviene laddove il reato e le sue conseguenze sono minimizzati dal reo.
I gruppi sono condotti da due psicoterapeuti e/o da psicologi e dal mediatore dei conflitti. I requisiti per accedere al lavoro gruppi: psicoterapeutico, psico-educativo e di implementazione delle skills, verranno valutati attraverso una fase clinica preliminare per ciascun soggetto.
Il primo incontro è dedicato alla clinica preliminare per valutare la possibilità della presa in carico. I successivi incontri prevedranno […]