UN’ESTATE AL DISTRETTO CON COMUNI-CARE

ComuniCare - Opera Barolo - estate

Il Distretto sociale Barolo questa estate si è fatto comunità, ha aperto le sue porte, e promosso il suo “terreno fertile” fatto di relazioni e connessioni.
Il progetto COMUNI-CARE ha messo a disposizione i suoi “semi” in modi diversi: da un lato ci sono state le persone inserite in percorsi di restituzione sociale e le loro risorse, dall’altro ogni evento ha lasciato uno spazio alla narrazione della giustizia di comunità.
Abbiamo costruito un programma di eventi aperti alla cittadinanza e messo a sistema le possibilità del “terreno” Barolo con i semi della coprogettazione “COMUNI-CARE”.

Da questo mettere a sistema sono nati dei frutti eccezionali.
L’apertura del ciclo di eventi è avvenuta il 28 giugno con la festa del volontariato.
Il 16 agosto, la festa di ferragosto per chi rimaneva a Torino con l’apporto essenziale nella sua realizzazione dei volontari inviati dall’UIEPE. Pizza, focacce, allestimento degli spazi, musica. Mani che si sono donate e che hanno ricevuto beni relazionali in cambio.
Il 5 settembre la festa dei bambini del Distretto di nuovo animata da volontari dell’UIEPE.

Il 18 settembre, all’interno della rassegna MI-TO settembre in musica un beneficiario inserito in percorsi di restituzione ha contribuito con le sue competenze artistiche e musicali di alto livello all’animazione dell’evento. In questo caso COMUNI-CARE ci ha prestato la sua componente artistica, risorsa che si trova attraverso il dialogo e l’apertura alle risorse della persona, con uno sguardo che supera il concetto di debito con la giustizia.

Infine il 22 settembre, l’Earththink festival sui temi della sostenibilità sociale ha ospitato l’intervento del dottor Arena e della dottoressa Ciampolini per raccontare l’esperienza della coprogettazione, i principi e i valori che ne stanno alla base, il mix pubblico privato diventato moltiplicatore di potenziali.

La giustizia di comunità si è fatta dunque mani ma anche pensiero.
Le persone raggiunte attraverso tutti gli eventi sono state circa 300. Persone che hanno incontrato per la prima volta questi temi. I “semi” di COMUNI-CARE hanno restituito alla cittadinanza un forte messaggio: il reato non fa la persona!
Ognuno porta con sé delle abilità, delle attitudini, delle capacità e il progetto costruisce le occasioni per valorizzare queste virtù che vanno a servizio di tutti.

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